
Il Fmi non azzarda previsioni
Il premier Arseni Yatseniuk e il presidente ad interim Olexandr Turchynov non fanno passo senza consultarsi con i soli che si sono schierati senza se e senza ma al loro fianco, gli Stati Uniti. Nelle ultime settimane, con i picchi delle visite a Kiev del capo della Cia John Brennan e del vice presidente Joe Biden, la consulenza e il supporto a stelle strisce sono stati evidenti e anche a livello internazionale la Casa Bianca è parsa il megafono della Bankova, con questa impossibilitata e inadeguata a tener testa al Cremlino. Non solo. A meno di un mese dalle elezioni presidenziali, il nuovo establishment ucraino appare frammentato al suo interno e assediato all’esterno dalla destra ultranazionalista di Pravy Sektor, che, pur numericamente insignificante, gioca un ruolo strategicamente determinante.
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