Rassegna Est, elaborando le previsioni del Fmi, ha realizzato una serie di grafici sull'andamento delle economia dell'Est, con proiezione sul 2019. Europa centrale e baltica, Balcani e Turchia, Russia e spazio post-sovietico: tutti i dati su Pil, redditi, disoccupazione, inflazione, deficit e debito.

Pur se gli strascichi si faranno ancora sentire, la crisi sta passando. Le economie dell'est sono in ripresa, seppure con gradazioni diverse. Ci si aspetta una buona crescita nell'Europa centrale e baltica, legata, come noto, all'andamento dell'area euro. La Polonia si rimetterò in marcia, come Repubblica ceca, Slovacchia, baltici e Ungheria. In quest'ultimo caso permangono comunque delle incognite.
Anche nei Balcani ci si allontana dalle secche della recessione. Occhi puntati, tuttavia, su Slovenia e Croazia, dove lo scenario resta delicato. La Serbia varerà la cura Fmi: va dunque tenuta anch'essa sotto osservazione. Nel complesso, incluse Bulgaria e Romania, le nazioni dell'arco balcanico soffrono però la scarsa ripresa dei consumi interni. L'espansione del Pil dipenderà soprattutto dall'export realizzato dai gruppi dell'ovest attivi nella regione. La Turchia, infine: Ankara è alle prese con una congiuntura altalenante, che raffredderà lo sviluppo impetuoso degli ultimi anni, seppure senza conseguenze catastrofiche, pare.
Nell'area post-sovietica molto dipenderà dalla Russia. Mosca vive una fase delicata, un po' stagnante. A questo si lega l'attuale crisi politica ucraina, con risvolti economici importanti. Kiev e Mosca, sotto certi aspetti, sono legate nonostante il furioso litigio in corso. Nel Caucaso e nell'Asia centrale dovrebbe continuare la crescita.
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