Dietro la "tangentopoli" turca lo scontro tra il primo ministro e Fetullah Gulen, il capo del movimento politico-religioso Hizmet. L'altro "padrone" del paese.

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Urne e Pil *
Elezioni amministrative. Erdogan attacca tutti, ma è a sua volta attaccato dall'economia. Che rallenta.
Il diversivo siriano *
F16 turchi abbattono un mig di Damasco. Erdogan rivendica e si gioca anche questa carta nella campagna per le amministrative del 30 marzo.
Erdogan contro Twitter *
Perché il primo ministro turco ha fatto bloccare l'accesso alla famosa piattaforma di microblogging.
Le mani sulla giustizia *
Passa la riforma che aumenta il controllo governativo sulle toghe. Erdogan vuole addomesticare la magistratura e tenere a freno i giudici vicini al movimento di Fetullah Gulen.
Verso lo scontro finale? *
Erdogan pensa a un'inchiesta sullo "stato nello stato" costruito da Gulen, che intanto querela il primo ministro. La guerra aperta tra le due anime dell'islam turco è tutt'altro che finita.
La partita è anche economica
Erdogan cerca di mettere all'angolo Gulen, ma deve anche fare i conti con un altro "nemico": l'economia. Dopo i ritmi cinesi degli anni passati, la crescita rallenta, il deficit delle partite correnti aumenta e un po' di capitali stranieri potrebbe lasciare il paese per via del tapering in America.
I due uomini forti della Turchia *
Dietro la tangentopoli turca costata la testa a tre ministri e la replica durissima di Erdogan contro polizia e magistratura ci sarebbe il confronto tra lo stesso primo ministro e Fetullah Gulen, influente predicatore islamico che ha accompagnato l'Akp al potere, salvo poi prendere le distanze negli ultimi tempi.
La grande purga *
Licenziati più di trecento poliziotti nella capitale Ankara. Erdogan continua l'affondo contro i segmenti di stato (uno è la polizia) fedeli, in apparenza, a Gulen. Che da parte sua si appella al capo di stato, Gul, chiedendo una tregua (o cercando una fronda dentro l'Akp?). L'esercito, intanto, mette un piede nella partita.
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