Su Navalny mi sono sbagliato. Pensavo che non sarebbe tornato a Mosca, visto che era evidente che nel migliore dei casi l’avrebbe aspettato il carcere. Sarebbe stato comodo e sicuro per lui, e per la famiglia, starsene in Germania, o altrove, a Londra o a Washington. Associarsi in qualche modo agli altri esiliati di lusso come Khodorkovsky, Kasparov, Kara Murza e via dicendo, che da lontano tentano di combattere il regime di Putin. Ma in questo modo, esattamente come i suddetti, sarebbe finito troppo lontano dai giochi veri, senza alcuna possibilità di influenzare ciò che accade a Mosca. I tamburi che battono lontano dal Cremlino non sono molto ascoltati dai russi.
...continua a leggere "DUE PAROLE SU NAVALNY"Categoria: Uncategorized
30 ANNI DI GERMANIA RACCONTATI DA ESR
Nella giornata che celebra i 30 anni della riunificazione tedesca, riproponiamo sulla pagina Facebook di East Side Report (ESR) una selezione di articoli che, in un modo o nell'altro, aiutano a ricostruire il complesso dibattito attorno a questo evento e alle sue conseguenze. Diverse analisi interpretative, alcuni reportage, storie note e meno note che talvolta risentono (e hanno il sapore) del momento in cui furono scritte. Buone letture.
LA VITTORIA DI DUDA E IL FUTURO DELLA POLONIA
Come sempre in Polonia gli scrutini elettorali si protraggono per ore, secondo una tradizione più italiana che mitteleuropea. Ma i sondaggi ormai funzionano bene, i primi exit poll avevano in nottata confermato le previsioni della vigilia e alla fine la Commissione centrale elettorale, pur in maniera ancora non ufficiale, ha fornito il verdetto. Il ballottaggio per eleggere il nuovo presidente è stato una corsa testa a testa tra l’attuale titolare dei nazional-conservatori Andrzej Duda e lo sfidante liberal-conservatore Rafael Trzaskowski, con il primo che ha prevalso sul secondo per appena 2 punti percentuali: 51 a 49. Affluenza incredibilmente elevata per la Polonia, 68%, la seconda più alta dal 1989. [... continua su Start Magazine]
GERMANIA, RECESSIONE INEVITABILE
Scenari drammatici per l’economia tedesca nel 2020, in seguito al diffondersi della pandemia di coronavirus. I principali istituti di ricerca hanno presentato oggi le loro prime stime, ancora cariche di incognite per l’evolversi della pandemia. Una cosa è certa: la recessione è inevitabile. E le cifre stimate nel caso di scenari più pessimistici, che mettono in conto un lungo periodo di blocco delle produzioni, oscillano dal -6% dell’Ifo di Monaco all’ -8,7% dell’IfW di Kiel. Numeri che peggiorerebbero il -5% registrato nel 2009, nel pieno della crisi finanziaria globale e che testimoniano quanto la crisi di oggi sia potenzialmente più devastante. Continua su Startmag
PUTIN, RATING E PROTESTE
Gli ultimi mesi sono stati un po’ difficili per Vladimir Putin. Proteste a Mosca e in mezza Russia legate alle prossime elezioni amministrative, ma anche slegate dalla politica, come quelle a Yekaterininburg, dove le manifestazioni iniziate contro la costruzione di una chiesa in un’area verde si sono trasformate in un movimento anti-sistema, non solo locale. ...continua a leggere "PUTIN, RATING E PROTESTE"